Differenza tra caldaia a condensazione e pompa di calore
Brevemente: la caldaia a condensazione consuma combustibili fossili (gas metano, gpl o gasolio) per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria mentre la pompa di calore sfrutta l’energia termica presente naturalmente nell’aria esterna (o nell’acqua di falda o nel terreno) per trasferire o “pompare” calore all’interno degli ambienti, utilizzando energia elettrica.
Ricordiamo che, oltre al Superbonus, per queste due tecnologie è possibile accedere al normale Ecobonus al 50% e al 65% o al Bonus casa sempre al 50%, fruibile come detrazione fiscale in 10 anni fino al 2024.
I vantaggi di una caldaia a condensazione
Una caldaia a condensazione preleva il gas (che sia metano o gpl) dalla rete e crea una combustione per generare l’energia necessaria al riscaldamento dell’acqua.
Attraverso una pompa, l’acqua calda viene fatta circolare all’interno dei circuiti per alimentare i radiatori o altri terminali di riscaldamento, come i pannelli radianti a pavimento.
La caldaia con impianto a condensazione, rispetto a quelle tradizionali, recupera il calore latente del vapore acqueo presente nei fumi di combustione, che altrimenti sarebbe disperso in atmosfera assieme ai fumi stessi. In questo modo, aumenta l’efficienza e i consumi possono ridursi dal 10 al 30%.
I pro della caldaia a condensazione
– Investimento economico iniziale inferiore, questa soluzione prevede un’installazione piuttosto semplice ed i costi sono moderatamente bassi.
– Funzionalità e resa ottimale anche in presenza di basse temperature esterne;
– Sistema facilmente integrabile con qualsiasi terminale di riscaldamento, dai termosifoni ad alta temperatura a pannelli radianti (parete, soffitto, pavimento).
– Possibilità di prevedere la produzione di acqua calda sanitaria in modalità istantanea, quindi senza necessità di serbatoio di accumulo.
– Accesso agli incentivi dell’Ecobonus 65%/50% (se in classe A) e al Bonus Casa (50%) per tutti gli edifici soggetti a ristrutturazione.
I contro della caldaia a condensazione
– presenza di emissioni inquinanti di anidride carbonica nell’ambiente generate dalla combustione;
– sistema con necessità di allaccio del dispositivo alla rete del gas metano e/o al serbatoio del GPL, quindi il relativo costo di questi combustibili;
– esigenza dell’unità di scaricare i fumi a tetto o a parete.
– risparmio potenzialmente inferiore in bolletta rispetto alla pompa di calore (se quest’ultima viene installata in contesti ottimali).
Cos’é una pompa di calore?
In questo caso il riscaldamento avviene prelevando calore da una fonte naturale esterna più fredda (generalmente l’aria), per trasferirlo all’acqua dell’impianto che circola nei terminali.
Affinché questo accada, è presente un circuito con un particolare gas, che a seguito di una compressione, innalza la sua temperatura per poi cedere calore tramite uno scambiatore.
Una pompa di calore utilizza l’energia elettrica per la gestione del compressore, mentre non impiega elettricità per il riscaldamento diretto dell’aria o dell’acqua, come avviene nelle resistenze elettriche. Per questo motivo la pompa di calore è una macchina molto efficiente in termini assoluti.
I vantaggi della pompa di calore
– Zero emissioni di anidride carbonica e di sostanze nocive per l’ambiente.
– Copre più del 60% del fabbisogno invernale sfruttando una fonte di energia rinnovabile, assorbendo energia elettrica solamente per il funzionamento del compressore.
– Il suo rendimento (in condizioni ottimali) è nettamente più performante in confronto ad una “classica” caldaia; se reversibile, vi è possibilità di utilizzarla 365 giorni l’anno per climatizzare casa sia d’inverno che d’estate.
– La pompa di calore si integra facilmente anche con altre tecnologie rinnovabili come il fotovoltaico e il solare termico. E’ possibile quindi realizzare impianti totalmente a basso consumo.
– Non necessita dello scarico dei fumi a tetto o a parete.
– Accesso agli incentivi dell’Ecobonus (65%), del Bonus Casa (50%) e del Conto Termico 2.0.
I contro della pompa di calore
– l’investimento iniziale è più elevato rispetto a quello di una caldaia;
– vi è una diminuzione dell’efficienza e delle prestazioni con temperature esterne molto basse (sotto 0°C);
– non è indicata per funzionare con i tradizionali radiatori se questi funzionano ad alta temperatura, ma garantisce le migliori performance in abbinamento a sistemi di distribuzione del calore a media/bassa temperatura;
– necessità di uno spazio all’aperto per installare l’unità esterna.
Come capire quale impianto installare?
È sempre consigliabile l’analisi del contesto da parte di un termotecnico, in ogni caso prima di decidere quale delle tue tecnologie installare, vi sono alcune considerazioni da vagliare:
1) bisogna valutare quale sia il migliore impianto in funzione delle condizioni di installazione, della località e delle condizioni dell’involucro edilizio,
2) è indispensabile una figura professionale che sappia gestire e supervisionare la realizzazione degli impianti,
3) se si verificheranno problematiche o imprevisti che richiederanno interventi tempestivi è necessario affidarsi a professionisti che sappiano prendere le opportune decisioni del caso in breve tempo.
Non esiste infatti una risposta univoca al quesito che si pone di fronte alla scelta tra una caldaia a condensazione e una pompa di calore. In alcune circostanze la miglior soluzione potrebbe essere un impianto ibrido.
Cos’é un impianto di riscaldamento ibrido e quali vantaggi offre ai proprietari di immobili?
Gli impianti ibridi (anch’essi incentivabili dall’Ecobonus 65%) sono soluzioni in cui pompa di calore e la caldaia a condensazione coesistono; comportano un investimento iniziale maggiore, ma possono portare a benefici immediati sul risparmio in bolletta.
Il principio è semplice: nei periodi climatici più miti la pompa di calore consente sicuramente un notevole risparmio, cosa che invece non accade se le temperature all’esterno si avvicinano allo zero, momento in cui entra in funzione la caldaia a condensazione.
Un sistema elettronico di gestione può far sì che il funzionamento dell’impianto cambi in tempo reale al fine di massimizzare il risparmio in bolletta.
Sicuramente fare la scelta giusta dal punto di vista energetico e impiantistico consente una reale riduzione dei consumi (e costi), il miglioramento del livello di comfort e, allo stesso tempo, l’aumento del valore dell’abitazione o dello stabile in generale.
Vuoi una valutazione sulla fattibilità/compatibilità di un impianto?
Anticipiamo già che per questo tipo di intervento è necessario effettuare calcoli dimensionali e di fattibilità per definire le prestazioni energetiche dell’edificio e la potenza dei macchinari da installare.
Da questi ne nascerà un progetto d’impianto su misura che terrà conto sia delle esigenze del committente, sia delle caratteristiche dell’ubicazione, per evitare sovra o sotto dimensionamenti.