IL BONUS PER LA SOSTITUZIONE DELLA CALDAIA A GAS È VALIDO ANCORA FINO A FINE ANNO: È IL MOMENTO DI CAMBIARLA?

La direttiva sulle Case Green (Energy Performance of Buildings Directive, EPBD) è arrivata alla conclusione del suo percorso. Con l’approvazione da parte del Parlamento Europeo, avvenuta il 12 marzo scorso, le nuove regole che porteranno gli edifici del Vecchio Continente a essere più efficienti sono ormai definite.

Cosa prevede quindi la nuova direttiva?
1) La fine dei bonus per le caldaie a gas da gennaio 2025;
2) Lo stop vero e proprio per l’installazione delle caldaie a gas a partire dal 2040;

Vediamo più nel dettaglio cosa prevede la direttiva Case Green. Concettualmente gli edifici non dovranno più raggiungere una soglia minima di prestazioni energetiche: l’obiettivo sarà a una generica riduzione dei consumi di energia del parco immobiliare del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 (rispetto ai consumi del 2020). I Paesi europei, inoltre, potranno decidere in autonomia su quali edifici agire presentando dei propri piani, a condizione, però, che almeno il 55% della riduzione del consumo energetico sia raggiunto attraverso il rinnovo degli edifici più energivori.

Quanti edifici dovranno essere riqualificati in Italia?
A conti fatti, la a direttiva imporrà di riqualificare circa 5 milioni di edifici residenziali in Italia (sui 12 milioni esistenti).

Ogni Paese potrà, però, introdurre alcune deroghe, ad esempio per gli edifici sottoposti a vincoli (come quelli nei centri storici), per le seconde case utilizzate per meno di quattro mesi l’anno, per gli edifici religiosi e per i piccoli immobili sotto i 50 metri quadrati.

Come abbiamo accennato, tra le novità, quella più imminente (già dal prossimo gennaio) è quella relativa alle agevolazioni e bonus fiscali. La direttiva Case Green, infatti, prevede lo stop dei bonus per le caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili (quindi anche a gas) a partire dal 01 gennaio 2025. Significa che c’è tempo solo quest’anno per sfruttare il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus per le caldaie a condensazione, che consentono di detrarre dalle tasse in 10 anni il 50% o il 65% delle spese per l’installazione (per ottenere il 65% con l’Ecobonus servono anche sistemi di termoregolazione evoluti).

Per massimizzare il vantaggio economico degli incentivi, Viessmann offre il programma Acquisto Facile, una forma di finanziamento a tasso agevolato accessibile tramite gli installatori Partner Viessmann presenti su tutto il territorio nazionale. Una modalità di acquisto particolarmente conveniente, perché le rate possono essere fino a 120 mesi e coprire fino al 100% dell’investimento.

Per quali apparecchi resteranno gli incentivi dal 2025?
La direttiva sancisce lo stop dal 2025 ai bonus per le caldaie alimentate “esclusivamente” a combustibili fossili (stand alone fossil fuel boilers), e questo fatto, almeno in teoria, lascia spazio alla possibilità di prevedere bonus per altre tipologie di generatori (che utilizzino gas rinnovabili) e ai sistemi ibridi composti da una caldaia e da una pompa di calore. Per questo tipo di tecnologia i bonus resteranno perché nel loro funzionamento sfruttano la pompa di calore che utilizza per il 70-80% energia rinnovabile.
Ovviamente gli incentivi rimarranno per i sistemi all-electric come le pompe di calore .

Facendo due conti, da qui al 2040 ci sono oltre 15 anni.

Anche acquistando una caldaia in questo momento, si ha tutto il tempo di ammortizzare le spese di installazione: sfruttando i bonus ancora disponibili (fino al 31 dicembre 2024) e considerando il risparmio sui consumi che apporta una caldaia a condensazione rispetto a un modello tradizionale, le spese si recuperano in pochi anni.

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