Efficienza energetica per ridurre i consumi di gas. Questo l’imperativo che l’Europa ha di fronte e che deve trovare misure pratiche di attuazione il più in fretta possibile, perché l’autunno è alle porte e con esso arriva anche l’accensione dei riscaldamenti invernali. Il rischio è di non avere gas sufficiente per tutto l’inverno, mentre famiglie e imprese potrebbero non riuscire a sostenere il costo di bollette da capogiro.
Mentre si cercano fornitori di gas alternativi alla Russia e si riempiono gli stoccaggi nazionali, la Commissione UE ha proposto alcune misure di risparmio destinate ai cittadini e in Italia si è già presa qualche decisione importante: ad esempio, abbassare la temperatura di riscaldamento di 1°C e posticipare l’accensione di una settimana. Tra buone prassi e scelte tecnologiche di efficienza per la climatizzazione, potremo vincere la sfida che ci porterà – sempre nelle intenzioni dell’UE – ad abbattere del 15% i nostri consumi di gas fino alla prossima primavera.
Le tecnologie oggi ci consentono di adottare buone prassi di risparmio in diversi ambiti di consumo energetico in modo molto semplice.
La gestione della temperatura di riscaldamento con tecnologie digitali per la termoregolazione evoluta, per esempio, consente di avere sempre sotto controllo i consumi di gas, di risparmiare e di ottimizzare la gestione in modo che non dobbiamo rinunciare al comfort.
Inoltre, non dobbiamo dimenticarci che esistono sistemi di climatizzazione evoluti ed efficienti che non utilizzano gas (come le pompe di calore) che consentono di mantenere inalterate le nostre abitudini, ma spostano i consumi dal gas alle fonti rinnovabili e consumano meno grazie ai più alti livelli di rendimento (una strategia che è alla base della Transizione energetica). In teoria è proprio questa la vera efficienza energetica: fare le stesse cose, ma consumando meno. Mettendo insieme buone prassi e nuove tecnologie di climatizzazione efficienti che non consumano gas, i risultati in termini di efficienza possono diventare davvero interessanti, aiutarci a vincere l’attuale sfida energetica e a spendere meno in bolletta.
Secondo la IEA (International Energy Agency), in Europa gli edifici sono troppo riscaldati: la temperatura media sarebbe infatti di 22°C. Se tutti i cittadini del vecchio continente riducessero la temperatura solo di 1°C, come risultato si avrebbe un risparmio annuale di 10 miliardi di metri cubi di gas naturale. Se si pensa che, sempre secondo la IEA, nel 2021 l’Ue ha importato il 45% del gas dalla Russia (circa 140 miliardi di metri cubi in un anno) si può capire come questa piccola azione di risparmio sarebbe comunque molto utile. E ne beneficerebbero immediatamente anche le nostre tasche.
Aumentare l’efficienza energetica abbassando il riscaldamento oggi è semplicissimo. Utilizzando tecnologie digitali evolute, infatti, è possibile impostare la temperatura ambiente automaticamente in base a quella esterna, regolare ogni stanza in modo diverso (grazie alle valvole termostatiche montate su ogni radiatore), cambiare le impostazioni in qualsiasi momento da remoto tramite App, verificare in tempo reale i consumi e lo stato dell’impianto. Insomma, uno stimolo al risparmio che parte dalla possibilità di tenere tutto sotto controllo.
Se il modo più immediato di risparmiare gas è evitare di consumarlo, la soluzione per l’efficienza energetica nella climatizzazione sono le pompe di calore elettriche che, allo stato attuale, rappresentano i generatori più indicati per affrontare le sfide energetiche e ambientali future. Questi sistemi oggi hanno raggiunto livelli di rendimento altissimi, ben più alti delle caldaie a gas. Quindi, da un lato consentono di elettrificare i consumi (e l’elettricità è ormai prodotta in buona parte con fonti pulite rinnovabili) e dall’altro mettono in pratica il concetto stretto di efficienza: consumare meno a parità di servizio reso.